Yuri N. A. Lucia vi da il benvenuto in: |
Alla fonte della fantasia. |
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Michele
Rizzi: Chitarra e Voce, Pino
McKeena: Basso Christian
Hirsh: Batteria
Intervista a Michele Rizzi 14/11/2010 YURI:Allora, parto dall’ultima domanda: quale strumentazione usi? Quali sono le tue influenze come chitarristi, voci e gruppi? Hai fatto un percorso particolare di studi come chitarrista e/o come cantante? Le tue tecniche chitarristiche preferite? MICHELE:Parliamo dunque di amplificazione, quella “hot” che a me
piace.. uso una testata Marshall JCM800
curata dal sottoscritto e due diffusori della Laney da 400w. YURI:Ora andiamo con ordine: Michele, ho letto che ci sono stati diversi cambi di formazione nel corso della storia dei Notturna.Possiamo dire che avete finalmente raggiunto un’incarnazione stabile?Puoi dirmi come è avvenuto l’avvicinamento con i tuoi attuali compagni d’avventura? MICHELE: Si, ci sono stati molti cambi di formazione,
soprattutto prima della pubblicazione dei nostri dischi, sai, è difficile
trovare le personalità coerenti per mantenere un progetto costante, duraturo e
serio. Il mio batterista Christian Hirsch è da una vita in questa avventura con
me ed è un pilastro fondamentale nei Notturna, poiché anche Christian, ha una
dote naturale per suonare e esprimersi sullo strumento, personalmente non vedo
nessun altro seduto su quel “maledetto seggiolino” (come dice lui) più adatto a
quello che creo. YURI: La Musica dei Notturna mi ha colpito perché riesce ad essere contemporaneamente “pop” (nel senso di molto fruibile ed accessibile a tutti) e al contempo mantiene sempre una certa eleganza nella forma e sa concedere il giusto spazio a tecnicismi che sono di solito la gioia soprattutto di chi suona o ha gusti particolarmente raffinati. Come avviene il processo di composizione dei brani?Dalle vostre origini ad oggi quanto è cambiata “l’identità” musicale dei Notturna?Come definiresti il vostro genere? MICHELE: Grazie!! Ne sono felice!! Non dirai mica a tutti
così però?? ;)))... sono lusingato del fatto che tutte quelle persone che ci
conoscono come band, apprezzino il nostro lavoro, comprese quelle che hanno
recensito i nostri dischi, peccato che le grosse label non la pensino così…o
meglio, apprezzano ma non investono sul prodotto, vedi…siamo sempre rimasti in
attesa di eventuali decisioni mai avvenute o promesse che ci hanno fatto
perdere molti anni!! In realtà il discorso è molto complicato, perché sembra
che la nostra band sia identificata troppo leggera per il mercato estero e
viceversa troppo dura per il mercato italiano. Infatti, soprattutto per il
mercato estero, sembra sia più facile canalizzare una band che suona un genere
molto direzionato e non con delle composizioni che possano spaziare da un estremo
all’altro, quindi sostanzialmente bisognerebbe costruire delle song che puntano
tutte verso una direzione sola e con sonorità molto identiche tra loro. Poi non
parliamo del panorama produttivo italiano che è indecente, lasciando perdere
certe realtà veramente ridicole, potrei fare un elenco indefinito di eventi e
fatti che ci sono accaduti per i quali siamo sempre rimasti e obbligati in
disparte. YURI: Credo si possa dire che apparteniate a quella realtà underground di cui mi occupo nella sezione Musica del mio sito, realtà che chiamo “Sottobosco”, estremamente ricca e variegata ma la dove sembra di certo non esserci penuria di gruppi o talenti, le etichette molto spesso latitano o non sembra comunque essere facile trovare interlocutori interessati alle proposte che nascono in tale ambito.Perché?Ho posto la stessa domanda ad altri gruppi: tenendo conto che il livello di vendita di prodotti esteri di generi più di “nicchia” nel nostro Paese non sono certo bassi, è possibile che non si trovi nessuno disposto ad investire su realtà nostrane?Hai mai avuto a che fare con qualche etichetta? Puoi raccontarci le tue esperienze in questo senso? MICHELE: Sì, come accennavo prima, il discorso è
complesso…collegandomi alla tua affermazione, che io condivido pienamente sul
fertile e interessante sottobosco; è una realtà oggettiva anche abbastanza
logica, perché tutte quelle band come noi, possono esprimere liberamente il
proprio talento e le proprie idee come vogliono, senza restrizioni dettate da
un mercato assurdo come quello italiano, quindi chi ricerca buona musica si
ritrova poi ad avere tutto un mondo sotterraneo di cui non era a conoscenza.
Peccato poi che questi talenti siano costretti a far la fame e a suonare per
pochi intimi se non solo per se stessi! Facciamo però una distinzione mentre
parliamo di talento, non è detto che chi suona sia un vero talento, perché c’è
ne sono in giro di personaggi che suonano anche molto, ma non sono dei talenti,
attenzione!! Mi riferisco anche e non solo alle tribute band ma anche a quelle
band che, in ambito underground, non hanno le idee molto chiare. YURI: Su youtube ho potuto assistere ad alcune vostre esibizioni live, con grande piacere aggiungo ma oltre a chiedervi se Roma o comunque il centro sud saranno mai vostra meta per futuri concerti, vorrei chiederti quanto pensi, e come, l’informatizzazione ed il diffondersi di mezzi quali youtube, myspace, f.b. abbiano cambiato il mondo della musica ed in particolare dei “piccoli” gruppi.. MICHELE: Spero con
tutto il cuore di riuscire a concretizzare un tour, se ci sarà la possibilità e
mi auguro veramente di venire anche a Roma o dintorni. YURI: Alcuni tuoi brani, come Sonno di Luce ed Ali (proposto anche in una bellissima e delicata versione acustica) sembrano dedicati a persone importanti della tua vita. Ti va di parlarci della genesi di questi due brani?Tra l’altro, su di te, si legge sul tuo f.b. che sei un papà e si ha l’impressione che tu conduca una vita familiare molto intensa ed “attiva”, insomma, non sei di certo un genitore latitante. Come riesci a conciliare il tuo ruolo di chitarra/voce dei Notturna con quello di “pater familia”? MICHELE: Mi hai fatto delle domande non da
poco…allora, intanto non sono il tipo che rivela ogni sfumatura letterale delle
mie composizioni e tutti i segreti che ogni canzone imprime nelle proprie
righe, ritengo che siano comunicazioni talmente intense, ricche di emozioni e
intime da proferire solamente con il mezzo che mi è più consono, lasciando
libera lettura del significato a chi ascolta, certo mi auguro di donare una
direzione abbastanza precisa. YURI: Tornando a parlare dell’ambito underground c’è qualche artista o band che ti sentiresti di consigliare al pubblico? Qualcuno con cui suoneresti volentieri delle date dal vivo? MICHELE: …intanto mi
auguro di suonare di più con i Notturna, da troppo tempo ci teniamo in disparte
per varie vicissitudini, ora però abbiamo prima un altro album da completare. Consigliare
al pubblico non credo sia di mia
competenza sinceramente, anche perché ognuno ha i propri gusti, mentre posso
ribadire a chiunque sia interessato che; la musica non è solo quella che viene
suonata dalle emittenti e proposta dai madia, c’è ne tanta ancora da scoprire,
bisogna solo avere il tempo di farlo. YURI: A quando il prossimo disco dei Notturna? E cosa potremo aspettarci dal tuo prossimo lavoro? MICHELE: Il prossimo album è all’inizio del grosso e immenso
lavoro che mi spetta , sarà un lavoro spero apprezzato da chi ascolta e
completamente progettato e curato da me stesso sotto ogni profilo, dalle
composizioni alle liriche, dalle registrazioni ai suoni, dai mix ai master. Già
nell’album “Le tue ali” credo di aver sudato le famose “sette camicie” per
concretizzare le idee, qui invece devo impegnarmi ancor di più e fare le scelte
giuste. Quindi aspettati un lavoro, per quanto mi riguarda, maturo e pieno di
emozioni, dalle song poco banali ma
fruibili ad un pubblico cosiddetto “normale” ad alcune composizioni che
richiederanno l’ascoltatore elargito ed acuto per noi. Poi vedremo che cosa penserà il pubblico e la critica, in effetti
sono molto curioso e ansioso di concludere, ma un lavoro fatto bene richiede
del tempo. Poi bisognerà fare i conti con le famose label major o indipendenti
senza escludere il management booking, per vedere quale e quanto interesse
avranno sul prodotto finito. Per farti un esempio l’ultimo disco “Le tue ali”
ha dovuto attendere 2 anni prima di uscire allo scoperto, ci sono sempre attese
incredibili e promesse da sottovalutare nel tempo, perché ci sono troppi che
tentano di fregarti. Quindi staremo a vedere. YURI: Ultimissima domanda: un consiglio a tutti i ragazzi e le ragazze che decidono di intraprendere il sentiero della musica. MICHELE: La musica è una componente fondamentale della mia vita, posso dire che bisogna credere molto in se stessi e perseverare nel tempo fin dall’inizio del percorso. Per esempio riguardo gli studi di uno strumento è indispensabile essere testardi e non mollare mai se si ha una vera spinta interna nel farlo, continuare sempre ciò che più ci appaga e che fa parte di noi stessi. I risultati arrivano da soli ed è importante non abbattersi mai, ma combattere sempre…che di guerre e ostacoli ce ne sono da affrontare nella vita e soprattutto per quello di cui si è più capaci. YURI: Grazie di cuore per il tempo che hai deciso di dedicarmi. MICHELE: Io ringrazio te invece per avermi contattato e spero che questa intervista venga divulgata il più possibile, perché è importante che la gente sappia cosa vuol dire essere artista nel nostro bel paese. Forse sono stato un po’ duro o polemico, ma credo di aver detto solo e sinceramente la realtà delle cose e soprattutto quello che penso e che ho vissuto, ovviamente riassumendo più di 20 anni di musica. Ciaoooo e grazie ancora…!!! Links: http://www.notturna.net/home.html il sito ufficiale dei Notturna http://www.myspace.com/notturna/blog/538819561 il loro myspace
Yuri Lucia.
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grazie di cuore a tutte le persone che hanno reso possibile con il loro
contributo, più che prezioso, il realizzarsi di questo mio
sogno. Un grazie altrettanto di cuore a chi, in un futuro prossimo
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